Il primo
bagno dell’anno I ragazzi di Piazza dei Dolori
lo fecero una domenica d’aprile, scesero correndo per le viuzze,
arrivarono al molo saltando le reti dei pescatori.
Tra gli
scogli si spogliarono e nascosero i vestiti e le scarpe nei cavi degli scogli
suscitando fughe di granchi.
Gian Maria
salì in cima a uno scoglio alto, giunse le mani
avanti e si tuffò di testa, gli chiesero “fredda?”,
“caldissima” gridò, si tuffarono tutti.
In acqua
Pier Lingera il più forte fece
bere tutti, Gian Maria disse “Andiamo sulla nave!” e quindi si
misero a nuotare verso la nave.
Arrivarono
sotto il bastimento e Bombolo disse impaurito “non saliamo!,” ma gli altri salirono comunque.
Una volta a
bordo della vecchia nave abbandonata si misero a guardare in giro.
Successivamente scesero
giù per una scaletta, le pareti dalla nave erano incrostate di piccoli
muscoli e ai lati migliaia di granchi.
Poi
risalirono a prua e videro una bambina di circa sei anni, la bambina
con uno stecco cerava di rimettere la medusa in calotta.
Mentre loro
stavano attenti alla bambina, i ragazzi dell’Arenella
erano arrivati in silenzio e di lì cominciò la lotta.
Dopo
svariati affronti Pier Lingera che era il più
forte e il più grande riuscì a spingere in mare uno dei ragazzi
avversari, così facendo quelli dei Dolori passarono
dall’offensiva, ma quelli dell’Arenella
cominciarono a tirare acqua da sotto la prua, alla fine si stancarono e presero
il largo a testa bassa, invece i ragazzi dei Dolori erano padroni del campo.
La bambina
era rimasta lì da sola a un certo punto Mariassa
le disse “vieni con noi?” ma la bambina gli fece cenno di star
fermo perché stava per sollevare la medusa, guardando tutti i ragazzi la
bambina si mise a ridere.
Poi si
voltò e andò in cima alla prua, congiungendo le braccia si
tuffò e nuotò via, i ragazzi dei Dolori rimasero immobili.
Mariassa disse “D’ora
in avanti dobbiamo avere una donna nella banda”.
Alla fine si tuffarono tutti insieme.
Carolina,
prima b.