Emigrazione
Nel 1964, più precisamente il 10 Febbraio, mia nonna Ivana
con mio nonno Gino un mese dopo essersi sposati sono emigrati in cerca di
fortuna. Giovanissimi, le ventuno e lui ventiquattro anni pieni di sogni e
senza soldi si sono recati in treno in Svizzera, più precisamente nel cantone
di Friburgo in un paesino di nome Ataleus.
Come tanti italiani emigrati, avevano già un contratto di
lavoro e nel loro caso gli era stata procurata anche una casa.
Partiti con il treno da Pontremoli e arrivati alla frontiera,
mia nonna dovette affrontare la consueta visita medica per poter entrare in
Svizzera. Mio nonno aveva già il visto perchè si era recato in Svizzera otto
mesi prima e poi rientrato in Italia per sposarsi e ripartire con mia nonna.
Arrivati nel paesino, li attendeva un paesaggio completamente
innevato, che quell’anno durò quasi fino a Maggio. Per mia nonna soprattutto fu
inaspettato perché non era abituata a vedere così tanta neve. Se pur piccolo,
mio nonno aveva trovato un appartamento molto gradevole e confortevole e non
mancava proprio nulla. Un piccolo servizio di piatti, le posate contate, pochi tegami
ma comunque per due ragazzi giovani in cerca di fortuna sembrava molto. Mia
nonna lavorava in una fabbrica dove si cucivano abiti da uomo, mentre mio nonno
lavorava in un cantiere edile. Nel paesino dove erano emigrati loro, in
prevalenza c’erano famiglie che venivano dal sud Italia. Del nord c’erano i
nonni e due o tre famiglie che venivano dal Trentino Alto Adige e gli altri
emigrati erano spagnoli o portoghesi.
Il paese di Ataleus era di montagna e le attività principali
erano l’agricoltura e l’allevamento di bovini, quindi gli emigrati si
occupavano della raccolta dei frutti e delle stalle.
Dopo due anni i miei nonni si sono trasferiti in un altro
paese di nome: Chatel-St. Denise, dove è nata mia mamma e anno continuato a
svolgere i medesimi lavori. I miei nonni a differenza di tanti emigrati avevano
un contratto lavorativo annuale mentre tanti altri lo avevano stagionale e
quindi rientravano spesso in Italia.
I miei nonni sono rimasti in Svizzera per ben dieci anni,
però anche se hanno dovuto lavorare tanto si sono trovati sempre bene, hanno
rispettato le regole del luogo ma sono stati anche rispettati e quando sono
rientrati in Italia erano un po’ dispiaciuto perchè
avevano lasciato tanti amici.
Daniele 2a B.