Fantozzi va in campeggio
Paolo Villaggio
Fantozzi per
sfuggire alle tagliole dell’organizzazione decise di vivere a stretto contatto
con la natura, lontano da alberghi o da itinerari consigliati. Si è comperato
allora una tenda. Dopo una settimana di allenamento nel
giardino del collega Filini, i due, decisero di partire. Arrivati a metà
viaggio, Fantozzi per un sorpasso in curva fu fermato da due agenti della stradale, di fronte a una
folla spaventata. A causa di questo contrattempo, i due arrivarono di notte
fonda a un camping pieno di turisti tedeschi. Iniziarono a montare la tenda con
il martello e i pioli: si sentiva solo il rumore del martello che piantava la
tenda. Ad un certo punto il martello fece uno strano rumore: Filini aveva
centrato il pollice di Fantozzi che teneva fermo i pioli. Fantozzi si ricordò
che non erano ammessi rumori e si avventò in mezzo alla boscaglia scagliando un
ululato preistorico. Tornò dopo mezz’ora con un dito gonfio dicendo a Filini di
stare attento. Fracchia pensando che gli
avesse passato un altro piolo da piantare sferrò un’altra martellata sulle
nocche di Fantozzi. Tornò nella boscaglia e ritornò
all’alba, alzarono la tenda. Finalmente dormirono negli scomodi lettini da
campeggio. Alle otto del mattino la tenda lentamente si afflosciò. I due
iniziarono a urlare sotto gli occhi dei tedeschi i quali li salvarono da sicura
morte da asfissia. La seconda notte la tenda si afflosciò alle 2:00. Nel
rimontare la tenda Filini aveva centrato la nuca di Fantozzi scambiandolo per
un piolo. La terza sera decisero di dormire in un albergo. Senza consultarsi
decisero di tornare a casa. Fracchia, il viaggio lo fece legato al tetto con le
valige. Fantozzi era distrutto e guidava a fatica perché la tenda si era
gonfiata troppo e lo spiaccicava addosso al vetro. Arrivato sotto casa di
Filini fece un frontale contro un palo. Fantozzi uscì con il volante in mano.
Quest’ultimo si avvicinò al palo domandandogli se era assicurato.
Luca Poletti.