LA CHIESA VECCHIA
DI TRAVERDE

Traverde si trova a pochi Km da Pontremoli; e, per chi volesse seguire la vecchia strada, uscirebbe da Pontremoli, passando dal Piagnaro, proprio sotto il castello e, passando davanti alla chiesetta di Sant'Ilario, salirebbe per un tratto di strada ancora ciottolato e poi proseguirebbe, tagliando i vari tornanti dell'attuale " strada del Brattello", fino a giungere all'attuale Cimitero Monumentale di Traverde, sorto come tale solo il secolo scorso; ma per raggiungere l'abitato bisogna proseguire ancora per circa 800 m.. 

La chiesa vecchia serviva anche come prima sosta per i viandanti che avevano affrontato la ripida salita, questo punto di sosta è durato sino alla costruzione dell'attuale strada carrozzabile.
 
Ad occidente del Monte Bardone abbiamo il Brattello e poi il Borgallo, altre due vie del lontano passato confermate dal fatto che nel 1199 il cronista piacentino Codagnelli scriveva: <strata romea mutata fuit per Valdetarium>e perciò proseguiva per il Brattello o per il Borgallo anche perché a quell'epoca Grondola, col suo territorio, fu venduta dai Malaspina ai piacentini dopo alterne vicende.

Per la loro vicinanza e per l'aprirsi verso le medesime valli è difficile privilegiare un itinerario rispetto ad un altro. I due percorsi sono ben delineati solo al tempo dei Comuni, metà del XIV sec., quando questi si assunsero l'onere della manutenzione ed allora leggiamo che dalla porta del "Planario" si va verso Traverde, Grondola, Borgotaro e la Lombardia; mentre dalla Porta "De Viride" ci si poteva dirigere verso il piacentino o verso il mare. Tutto questo a conferma che sicuramente era una via romea alternativa a quella di monte Bardone . 

Della Chiesa Vecchia, da cui ora ha preso il nome anche il territorio vicino, ora sede di alcune antenne ripetitrici; è rimasto solo parte del muro che delimita l'attuale cimitero; era costituita da grosse pietre bene squadrate, disposte a corsi regolari, separati soltanto da un sottile strato di malta; è ancora ben
I resti del muro dell'abside della vecchia chiesa. Oltre il muro è
visibile il tetto della piccola cappella in cui sono custoditi
affreschi significativi restaurati di recente.

riconoscibile la parte absidale; del vecchio edificio restano solo alcuni metri di muro ma ,__ dall'esame della dimensione delle pietre ben squadrate e dall'unica abside è sicuramente un esempio della diffusione del modello Cluny .__

Anche agli occhi di un bambino è ben visibile la parte più vecchia dalla nuova muratura fatta con abbondante malta e dove, molte piccole pietre non squadrate, sono mescolate ad alcuni blocchi squadrati riutilizzati.

La sua costruzione ci appare collocabile tra la fine del XI e gli inizi del XII sec. e si pensa fosse sicuramente questa la Chiesa di Traverde che troviamo citata nelle decime bonifaciane del 1295-98, chiesa dipendente dalla Pieve di San Cassiano di Urceola (Saliceto).

Solo nel 1568 abbiamo notizie certe dove si legge che nella visita pastorale, le pareti sono spoglie, ancora in pietra, il pavimento sconnesso, e l'insieme dotato di pochi arredi; il vescovo ordina appunto in quest’occasione di eseguire le riparazioni necessarie anche se la parrocchia è povera. Sarà poi la lontananza dall'abitato a causare l'abbandono di detta chiesa che nel 1826 dirocco'.

Nel corso del Quattrocento alla chiesa Parrocchiale di Traverde fu addossato un oratorio, nato prima come ricovero per i viandanti, e poi abbellito da affreschi, in parte ancora visibili, raffiguranti:

S. Maria Bianca (da cui prende il nome questa cappella) tra i SS. Giacomo e Michele, i SS. Rocco e Sebastiano, S. Paolo, S. Pietro e altri.
 
 
 
 

Affresco dei SS. Rocco e Sebastiano
 

 

 

Rielaborazione di Giacomo Musetti con l'aiuto di mamma consultando:

"La Chiesa Vecchia di Traverde" di

C. Rapetti edito dall'associazione

-Manfredo Giuliani-

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