I costruttori di cattedrali


Chiese e cattedrali medievali venivano costruite con pietra e mattoni, materiale poco usato per altri edifici. Il trasporto del materiale era lento e costoso: per questo motivo, dove era possibile, si utilizzava la pietra locale o quella più vicina al cantiere edilizio. Inoltre il lavoro per sagomare la pietra veniva eseguito nelle cave. Nei territori in cui non c’era la pietra adatta alla costruzione, riprese l’antica tecnica del mattone cotto. I forni venivano posti in mezzo alla campagna in modo da usare l’argilla e il combustibile per evitare incendi e l’odore del fumo. A dirigere le operazioni di un cantiere edilizio c’era un mastro muratore, cioè un lavoratore specializzato. Fra i lavoranti sottoposti al muratore, vi erano i muratori sbozzatori e i muratori specializzati. Essi copiavano modelli fissi ma potevano anche creare nuove decorazioni con la propria fantasia. Gli strumenti dei muratori sono molto simili a quelli che usiamo noi oggi. Per il trasporto e il sollevamento del materiale si occupavano i manovali, per sollevare carichi usavano l’ àrgano molto semplice. Per la costruzione degli edifici erano molto importanti anche i falegnami, che dovevano interessarsi di impalcature, le volte e i tetti. Come il muratore, anche il falegname usava degli attrezzi, molti dei quali usiamo ancora oggi. La preparazione, la sistemazione e l’affilatura degli strumenti dovevano essere perfette, eseguite da fabbri o artigiani.
Elisa 1B

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