Molto
tempo fa, un popolo nomade di origine Slava, con a capo il loro re Krac, attaccarono ed invasero le pianure del mar Baltico,
l'attuale Polonia.
Una
volta riusciti nell'impresa, gli Slavi, scelsero una piccola pianura, sulla quale
sarebbe sorto un castello, dal quale sarebbe stato facile osservare il
territorio circostante. In seguito, attorno al castello, sorse una città,
chiamata Kracow, in onore del re.
All'interno
della roccia che reggeva il grande castello, abitava da anni un antico drago.
Esso si cibava di bestiame del luogo, provenienti dalla foresta. All'inizio
esso non fece caso ai cambiamenti che avvenivano tutto attorno a lui, fino a
quando le foreste non diventarono campi coltivabili, e cominciò a scarseggiare
il cibo a sua disposizione. A quel punto il drago decise di passare al
contrattacco, cominciò quindi a mangiare il bestiame, a distruggere i campi, e
come se non bastasse, a mangiare le donne ed i bambini, della popolazione.
Tutti erano in preda al panico; il re, allora, convocò tutti i cavalieri della
zona, promettendo in sposa sua figlia a chiunque sarebbe stato in grado di sconfiggere
il pericoloso nemico.
Nessuno
riuscì nell'impresa, ma un giovane ragazzo di bottega, disse di sapere come
uccidere il drago.
Skuba, questo era il suo nome,
chiesa ed ottenne dal re una grande quantità di zolfo, pelli di pecora e grasso
di agnello. Egli lavorò tutta la notte nella sua bottega, fino a quando il
giorno dopo si presentò con un gigantesco montone, lo posizionò davanti alla
tana del drago.
Esso
non credette ai suoi occhi, quando vide un così grande animale! A quel punto
gli si scaraventò addosso, e quando lo morse una grande quantità di zolfo gli
entrò nella pancia, facendo contatto col fuoco, formando un esplosivo, che fece
scoppiare la pancia del mostro.
Così,
da quel giorno, il popolo slavo visse in serenità e tranquillità nella sua
nuova patria.
Davide