Un
mercante portoghese si stava recando in pellegrinaggio al santuario di Santiago
di Compostela. Giunto a Barcelos, che era ormai sera, decise di fermarsi in una
locanda; cenò e andò a dormire. Nel corso della notte, il mercante fu svegliato
da grida e forti rumori: voleva uscire per protestare, ma decise di rimanere a
letto. Dopo poco, i rumori cessarono e l’uomo poté riaddormentarsi. Il giorno
seguente, quando era pronto per rimettersi in cammino, lo attese una brutta
sorpresa: nella stanza vicino era stato ucciso un uomo. Il mercante si sentì in
colpa per non aver agito, quando aveva sentito le grida. Il commerciante si recò alla
Polizia raccontando quello che aveva sentito. Purtroppo le autorità non gli
credevano e il mercante fu accusato di aver compiuto l’omicidio. Dato che il
pover uomo non aveva alibi, fu sbattuto in cella e ben presto fu portato
davanti al giudice per essere processato. Il processo si concluse
brevemente e il mercante fu condannato a morte. Il giorno dell’esecuzione,
chiese ai suoi carcerieri di essere portato dal giudice per avere la grazia.
Arrivò nell’ora di pranzo e sul tavolo c’era un bel gallo arrosto; il giudice
che non voleva essere disturbato disse ai carcerieri di portarlo al patibolo.
Il mercante allora disse che, se il gallo avesse cantato prima dell’esecuzione,
lui sarebbe stato innocente. Proprio mentre stava salendo sul patibolo, il
gallo si alzò dal piatto e proruppe in un sonoro “chicciricchì”. Il giudice
fece fermare l’esecuzione e il mercante poté così proseguire per Santiago di
Compostela.
Luigi.