Nei pressi di Riga, in un piccolo
villaggio costruito sul confine di un bosco, viveva una vedova con sua figlia
di nome Zana. Le due donne vivevano preparando e vendendo decotti e tisane
curative, fatte con le erbe del bosco di cui ormai conoscevano ogni minimo
segreto. Un ragazzo
di nome Janis, che abitava nella casa accanto a quella delle due donne, si era
da tempo innamorato di Zana. Lui la amava perdutamente aveva paura di
dichiararle il suo amore per paura di essere rifiutato o di perderla. Un giorno
però trovo il coraggio di avvicinarsi a lei e di esprimere il suo amore. La
ragazza accettò, pensando di ricambiare i suoi sentimenti, la sua proposta di
fidanzamento, a patto che, potesse continuare a andare a raccogliere le piante
nel bosco o da sola o in compagnia di Janis. Il giovane sentì che la maggior
parte delle volte, Zana, sembrava che amasse le sue piante più di lui, ma
accettò comunque. Per un certo periodo Janis la accompagnò nel bosco e imparò
da lei molti segreti del bosco che presto gli diventò caro anche perché
complice dei loro baci. Ma il bosco non era solo buono. Si diceva che
nascondeva pericoli, soprattutto, nella zona della Pineta Nera, dove vive un
uomo malvagio dotato di poteri magici, di nome
Lescii, geloso di tutto ciò che è di sua proprietà e
sapeva trasformare, chi entrava nel suo territorio, in piante. Ma zana non lo
temeva perché si sentiva sicura in quel luogo come nella sua casa. Presto giunse il giorno della festa di Kupala, che la ragazza e sua madre aspettavano con
impazienza, perché come tutti sapevano, in quelle notti la foresta concedeva
doni speciali a chi si avventurava, cioè piante e fiori che non si potevano
trovare in nessun altro momento dell’ anno. Janis si lascio convincere dall’
amata a andare a cercare le erbe necessarie ai medicamenti e cosi si
incontrarono nel limitare del bosco. Giunsero nella Pineta Nera e
improvvisamente la luce della luna sembro meno forte e sicura. Anche Lescii attendeva quelle notti per raccogliere quell’
amuleto che la foresta
donava a ogni festa, e che altre ragazze avevano provato a precederlo nel
raccoglierlo. Ma lui le trasformò in dei fiori e nn tornarono mai piu a casa loro. Zana però voleva quel fiore piu di ogni cosa e chiese a Janis di addentrarsi nella
pineta nera per procurarglielo, ma lui impaurito rifiutò, sperando di
dissuadere anche lei. Ma lei coraggiosa non si fece scrupolo, e lasciato Janis
nel limite della foresta si addentrò nella Pineta Nera. Riuscì a intravedere il
fiore anche con poca luce e mentre allungava il braccio per raccoglierlo fu
avvolta da una risata e lei piano piano si sentì
scivolare l anima fuori dal corpo: un attimo dopo divenne un fiore. Janis la
cercò giorni e giorni nella foresta e quando giunse là dov’ era sbocciato il
fiore non ebbe alcun dubbio: era un fiore splendido con un profumo intenso e
penetrante dalle piccole macchie sui petali. Solo dalla sua amata poteva
nascere una cosa tanto bella. I botanici hanno chiamato il fiore di Zana Orchis maculata e il suo odore ancora pervade
i boschi lettoni.