Arild
Ugerup, stava seduto sulla branda della sua cella e
leggeva una lettera: -Arild, mio carissimo, ho
promesso di aspettarvi , ma credo che non potrò. Mio padre dice che non
tornerete mai più e ha scelto un altro sposo per me. Ho pianto tantissimo, io
non volevo, ma lui mi ha costretto. Addio! Vi amerò per sempre! La vostra
fedele Thale. Arild era
della Danimarca, ma aveva vissuto a lungo in Svezia, in tempo di pace. In
Svezia aveva conosciuto Thale e se ne era innamorato,
lei ricambiava il sentimento. Quindi i due giovani decisero di fidanzarsi e poi
di sposarsi. Poco dopo, però tra Danimarca e Svezia scoppiarono violenti
conflitti e Arild si arruolò nella Marina danese.
Purtroppo Arild fu catturato ed imprigionato dal Re
Erik. Arild aveva paura di aver perso Thale e la libertà. Arild rimase
a pensare, poi si diresse verso un tavolino e cominciò a scrivere: -Vostra
maestà, una volta ero vostro amico, quindi concedetemi una grazia: permettetemi
di tornare a casa e sposare la donna che amo, consentitemi di rimanere con lei
il tempo sufficiente per piantare dei semi e ricavarne un raccolto. Sulla mia
parola d’onore, tornerò il giorno successivo al raccolto. Arild
firmò e sigillò la lettera e chiamò il carceriere. La risposta del re arrivò il
giorno dopo. Erik aveva accettato! Arild era libero,
fino a quando non avrebbe
raccolto i frutti che aveva piantato nel suo campo. Non appena Thale lo
vide, pianse dalla gioia. Il padre non voleva che Thale
si sposasse con Arild, ma alla fine cedette e i due
ragazzi riuscirono a sposarsi. Il giorno del matrimonio erano felici e
bellissimi. Per alcuni mesi vissero felici e spensierati, poi, però arrivò la
primavera e il tempo della semina. Arild pensò molto
per scegliere quello che voleva piantare, alla fine piantò i semi in un campo. Alla
fine dell’estate arrivò un messaggero del re Erik: - La stagione del raccolto è
passata e il re attende il tuo ritorno. - Ma i miei semi non sono neanche
germogliati. Disse Arild - Ma che cosa hai piantato? -
Alberi di pino. Rispose Arild tranquillamente. Quando
il re lo venne a sapere scoppiò in una grossa risata. Il re vedendo l’astuzia
di Arild lo rlasciò libero
di vivere con la sua amata Thale.
Luigi