Nel 1131 il patriarca di Costantinopoli portò a Juri Dolgorukij, principe di
Kiev, una icona rappresentante la Madonna con Gesù Bambino in braccio. A questa
icona è legata una leggenda: dopo aver conquistato il trono di Kiev
nel 1169, il principe Andrea, decise di trasferire la capitale. Partì per un
lungo viaggio diretto a Rostov e portò l’icona con se . I carri del corteo del
principe si fermarono a Vladimir e i cavalli si rifiutarono di continuare il
cammino. Andrea pregò davanti all’icona e comprese che la capitale dovesse
essere Vladimir. Dove si erano fermati i cavalli fece costruire un monastero
dedicato a Maria e vi pose l’icona che vi rimase per duecento anni. In quel
tempo i nemici dei russi erano i Tatari e durante una loro scorreria
strapparono la cornice. I russi avevano paura che l’orda tatara arrivasse a
Mosca. Quindi il patriarca chiese di portare l’ icona a Mosca, quando arrivò la
misero nella chiesa e tutti la pregarono di aiutarli. Il Tamerlano
decise così di non attaccare e tornò indietro con le truppe, si dice che gli
fosse apparsa un sogno la Madonna che l’avrebbe pregato di non attaccare.
Saputo che Mosca era stata liberata i cittadini di Vladimir rivolettero
indietro l’icona. Però gli abitanti di Mosca non gli e la volevano dare, così
il Patriarca disse: - Questa notte lasceremo l’icona a Mosca, e deciderà la
Madonna cosa fare. Il mattino seguente nella chiesa si trovò un’altra icona
identica a quell’altra, così ognuno aveva la sua icona.
Luigi