La crisi che colpì il XIV secolo riprese anche nel secolo
successivo, ma che fece sentire però una ripresa generale. La popolazione ricominciò ad aumentare
negli anni 1380-1400 sempre più velocemente. Uno dei motivi della ripresa fu la
guarigione dalla peste, ma diminuirono le caratteristiche:
a)
miglioramento climatico nel corso del Quattrocento e Cinquecento.
b) il commercio, tramite le navi, dei
cereali permise il rifornimento per città o dove si verificavano brutti
raccolti.
c) vi fu un aumento di produzione agricola grazie al terreno
coltivato.
Il
terreno, non più coltivato, nel trecento, tornò ad essere seminato e inoltre
furono messi a coltivare anche nuovi campi, che si sviluppo soprattutto per i
proprietari di origine borghese, che investivano il denaro per migliorare le
loro attività economiche. I proprietari borghesi aumentarono la vendita di
piante industriali come la canapa e il lino. Le tecniche e gli strumenti
agricoli non ebbero cambiamenti per l’età medievale come i signori proprietari
e i servi, ma in alcuni paesi come l’ Inghilterra e i Paesi Bassi ci furono
eccezioni, dove cominciò a diffondersi il lavoro di manodopera salariato,
cioè
il proprietario assumeva dei contadini e li pagava con il salario. Nell’ Italia
centrosettentrionale si sviluppò la mezzadria, cioè un tipo di contratto dove
il contadino in base al lavoro da lui svolto divideva il raccolto con il
proprietario. La crescita di produzione agricola
consentì un maggiore rifornimento per la città e favorì una lenta ripresa di industrie
manifatturiere e commerciali. L’ attività manifatturiera era quella tessile, ma
le città italiane e fiamminghe producevano tessuti pregiati, ma che poi persero
la loro importanza. Ebbe però un maggiore sviluppo la produzione di media
qualità della clientela che cresceva sempre di più, essa venne messa nelle mani
dei mercanti-imprenditori che la trasmisero in campagne e in piccoli centri.
Essi acquistando la materia prima la consegnavano alle manifatture per alcune
fasi di lavorazione. L’ altra parte del lavoro veniva affidata ai contadini che
venivano pagati con un basso salario. Queste trasformazioni avvennero
soprattutto nelle Fiandre, nei Paesi Bassi e in Inghilterra. L’industria
metallurgica ebbe una crescita nascita dell’artiglieria, perché aumentò la
richiesta di ferro per la costruzione di armi. Il settore metallurgico si
sviluppò con l’altoforno nel XV secolo in Germania. L’altoforno era un forno
murato dove veniva deposto il materiale (in questo caso il ferro) sopra al
carbone e in questo modo si otteneva la ghisa. Questo materiale passava nelle
fucine, dove i martelli battevano i lingotti e le spranghe di ferro ancora
incandescenti. Per evitare il disboscamento in Inghilterra iniziarono ad usare
il carbone fossile, che divenne poi la principale fonte di energia. Genova
divenne la prima città che dedicò lo scambio di merci con il sud e il nord
Europa. Anversa diventò il punto di riferimento per le navi genovesi e diventò
poi il porto più importante dei mari settentrionali. Il commercio tra l’Oriente
e l’Europa andò tutto nelle mani di Venezia. Il declino della potenza veneziana
avvenne per un evento rivoluzionario: il trasferimento
dei traffici tra Oriente e Occidente
dal Mediterraneo alle rotte oceaniche. I primi ad affrontare
le rotte oceaniche furono i Portoghesi verso il 1415-1420. Lo scopo era quello
di raggiungere i mercati europei per le fonti di due prodotti: l’oro e le
spezie. A Madèra conquistarono la canna da zucchero usufruendo del lavoro degli
schiavi. Successivamente arrivarono in Africa conquistarono l’oro ; per
raggiungere l’Oceano Indiano che era la terra delle spezie ci furono maggiori
difficoltà di quelle previste. Le difficoltà portarono la Spagna ad accogliere
la proposta di Cristoforo Colombo, cioè di raggiungere l’Oriente navigando
verso ovest. E fu così che Colombo il 3 agosto partì con le tre navi. Amerigo
Vespucci all’inizio del Cinquecento si accorse che quelle terre non facevano
parte dell’Asia ma di un altro continente che fu chiamato America. Non trovando
grandi ricchezze sulla zona costiera la Spagna organizzò delle spedizioni, e
scoprirono così la popolazione degli Inca e degli Aztechi che in seguito, gli
spagnoli, sottomisero per impadronirsi dei loro prodotti e ricchezze. Con
questa conquista l’Europa ebbe grandi conseguenze: si spostarono i traffici
commerciali a seconda del Mediterraneo all’Atlantico e ci furono molte
ricchezze come l’argento e nuovi prodotti agricoli: il mais e il pomodoro.
Gretha 2B