Tra la
fine del Trecento e l’inizio del Cinquecento, rifiorirono in gran parte le arti
della letteratura e delle scienze, questa importante frase storica prese il
nome di “ Rinascimento perché fu come uno
grande rinascita della società dopo il cupo periodo del tramonto del
medioevo altre fasi favorirono questa grande rinascita: un nuovo modo di
misurare il tempo, una nuova concezione del cosmo secondo la quale al centro
c’erano il sole e non la terra e l’importante invenzione della stampa a
caratteri mobili. Si assistette a una seconda rivoluzione: l’Umanesimo.
Nell’Umanesimo si verificò una grande rivoluzione dell’uomo e delle sue
capacità: esso era ritenuto in
grado di costruire la propria esistenza con i propri mezzi ed i valori
religiosi presero l’importanza esclusiva che avevano avuto nella società
medioevale. In questo periodo storico i signori e i nobili riscoprirono la
cultura e la bellezza con tutte le sue forme, presso le loro corti trovarono protezione
e fama: pittori, scultori, filosofi, poeti, letterati, musici e architetti.
Nacque così il famoso “Mecenatismo”.
Anche la scienza si rinnovò: con
Leonardo Da Vinci che trovò nuovi simboli e
importanti scoperte. Allo splendore della cultura rinascimentale ed al
grande sviluppo economico conseguente, si contrapponeva in Italia una grande
potenza politico-militare, dovuta alla fragilità degli stati regionali Italiani
rispetto alla potenza delle monarchie nazionali in Europa ed alle
rivalità interne che furono causa di continue guerre.