La Prima Guerra d'Indipendenza 

 

 

 

 

 

 

In Italia la lotta contro la repressione assunse l’aspetto di una riscossa nazionale e si chiamò Risorgimento.

Contrario a ogni riforma era Ferdinando II, re delle Due Sicilie; per cui a gennaio 5 giornidel 1848 insorse Palermo per chiedere la Costituzione.

Per evitare il peggio, il re concesse la Costituzione e così fecero Leopoldo II nel Granducato di Toscana, Papa Pio IX nello Stato Pontificio e Carlo Alberto nel Regno di Sardegna con lo Statuto Albertino.

Il Lombardo-Veneto si ribellò all’Austria e poco dopo insorse Venezia; Milano si rivoltò dopo la fuga di Metternich e dopo le “cinque giornate” (18-22  marzo 1848) cacciò l’esercito imperiale.

Chiamato in aiuto dai milanesi, Carlo Alberto dichiarò guerra all’Austria il 23 marzo ed entrò a Milano.

All’ iniziativa  di Carlo Alberto aderirono anche il Granduca di Toscana, Ferdinando II e Pio IX.

Dopo le prime vittorie a Pastrengo e a Goito, l’esercito sabaudo fu sconfitto a Custoza, vicino a Verona.

Carlo Alberto riprese la guerra all’Austria nel marzo del 1849, ma l’esercito piemontese venne sconfitto a Novara il 23 di quello stesso mese. Così Carlo Alberto abdicò e si ritirò in esilio in Portogallo, dove morì poco dopo. Il successore fu il figlio Vittorio Emanuele II.

 

Fonte testo e immagine: G.Ghiozzi A. R. Piazza S. Nicola, Il nuovo I tempi e le idee 2, Petrini, Basiano (MI) 2010 .

 

 

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