Così, Giovanni e
Francesco si svegliano e, dopo essersi sgranchiti le gambe, decidono insieme a
Sara che cosa fare.
Francesco dice:
- Dobbiamo proseguire se non vogliamo restare qui al freddo stanotte!
- Guardate quel sentiero ragazzi, secondo me porta a casa, andiamo! - esclama
Giovanni, dopo essersi guardato intorno.
Detto questo, il ragazzo si diresse verso la piccola strada sterrata e Sara e
Francesco lo seguono.
Dopo aver imboccato la via e aver proseguito per un po', i tre ragazzi si
devono fermare perché la sera si avvicina e non si vede quasi più niente.
Francesco così raccoglie dei rametti secchi e, dopo averli raggruppati in una
fascina, dà loro fuoco con uno dei fiammiferi trovati nel casolare.
I tre ragazzi sentono poi un leggero rumore e allora Francesco esclama:
- Avete sentito? Cos'è questo rumore?
- È il mio stomaco, Fra! Sto morendo di fame e se non metto subito qualcosa
sotto i denti, mangerò voi! rispose Giovanni.
- Va bene, io resto qua ad alimentare il fuoco e voi
andate a cercare qualcosa da mangiare, possibilmente commestibile dice Francesco.
Così Sara e Giovanni si mettono alla ricerca e si dirigono verso i castagni.
Una volta arrivati, si accorgono che ci sono tantissime castagne e cominciano a
raccoglierle, riempiendosi le tasche. Proprio quando stavano per andarsene,
Sara esclama:
- Guarda Giovanni, ci sono tre funghi! Sono proprio dei bei porcini,
prendiamoli!
I due ragazzi così tornano da Francesco che sta ancora mantenendo in vigore il
fuoco.
- Vedo che avete raccolto delle belle castagne e... che bei funghi, siete
stati fortunati! Dai, venite qui vicino a me
e vediamo di cuocere queste prelibatezze - dice Francesco estraendo il suo
coltellino svizzero.
I due si siedono di fianco all'amico e nel giro di pochi minuti,
sia le castagne che i funghi sono pronti e i tre ragazzi mangiano fino ad
essere sazi. Finito di mangiare, si sdraiano e Sara viene percorsa da un
piccolo brivido provocato dal contatto con l'erba fredda che, nonostante la
temperatura, era molto comoda; poi dopo aver guardato le stelle, dice
con la voce strozzata dal pianto:
- Voglio vedere la mamma, chissà cosa sta succedendo a casa in
questo momento, di sicuro i nostri genitori sono in pensiero e ci stanno
cercando, mi mancano molto, non vedo l'ora di ritornate a casa!
- Non ti preoccupare, domani, appena ci saremo svegliati, cercheremo la
via di casa e ce ne andremo di qua - la rassicurò il fratello.
Così Sara, accompagnata dal pensiero della sua famiglia e rimpiangendo il suo
letto caldo, si addormenta e con lei anche Giovanni e Francesco.
La mattina seguente, i ragazzi si svegliano alle prime
luci dell'alba e dopo aver scaldato le loro fragili membra con un piccolo
fuoco, si incamminano nella pungente aria mattutina e calcano la
strada di casa.
- Aspettate, prendo qualche castagna per il viaggio! Dice Giovanni,
allontanandosi velocemente.
Sara e Francesco allora lo aspettano e ad un certo punto sentono la
voce dell'amico che li chiama e vanno da lui e quando arrivano scoprono
una cosa che li lascia strabiliati.