ISTITUTO
COMPRENSIVO ” P. FERRARI “ PONTREMOLI
SCUOLA MEDIA PONTREMOLI.
CLASSE IIa B.
ANNO SCOLASTICO 2010-2011.
UNITÁ DI APPRENDIMENTO:
L’Unione Europea.
Prof.
Maria Luisa Necchi.
Linea guida: Progettare, progettarsi. |
Traguardi: Il
ragazzo sa orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti fra realtà
geografiche e storiche diverse per comprendere le caratteristiche specifiche
della civiltà europea. Ha consapevolezza dell’identità spirituale e materiale
dell’Italia e dell’Europa. |
Obiettivi Pof. Conoscere le tappe dell’Unità Europea nel suo costituirsi e
riconoscerne valori e obiettivi. |
Obiettivi formativi. Conoscenze: conoscere gli Stati e le organizzazioni economiche e politiche nella dimensione
europea. Organizzazione
politica ed economica dell’UE. Abilità: riconoscere e descrivere i caratteri
fondamentali dei diversi paesaggi presenti nel territorio europeo. Utilizzare in modo
autonomo il manuale e altro materiale informativo e documentario. |
Contenuti. L’organizzazione dell’Unione Europea. Gli Stati dell’Unione Europea. |
Metodi. Attenzione ad una corretta localizzazione degli elementi e dei fenomeni osservati;
ricerca dei caratteri e dei valori specifici dei luoghi studiati. Importanza
della comprensione delle relazioni tra i diversi elementi fisici e antropici
di un territorio Mezzi. Manuale e materiale
reperibile sulla costituzione dell’UE e della sua organizzazione. |
Tempi: Aprile-Maggio. Discipline: Geografia, C&C. |
Verifica. Abilità: saper analizzare e confrontare ambiti territoriali diversi; individuare le relazioni tra gli interventi antropici e gli elementi fisici. Conoscenze: attraverso i colloqui e la produzione di carte si verificherà la capacità di localizzare e descrivere con un linguaggio geografico appropriato gli elementi e i fenomeni che caratterizzano il sistema territoriale dell’Europa dell’Unione. I colloqui verificheranno anche la conoscenza sulla storia dell’UE e la sua funzione. Competenze:
la verifica finale registrerà la padronanza sugli elementi acquisiti e la
capacità di discuterne in modo consapevole. |
Prof. Maria Luisa Necchi.