Verso il 1570-1580 la popolazione dell’Italia
crebbe fino al limite e le risorse alimentari erano poche, così il fenomeno
della sovrappopolazione causo
molte carestie.
La scarsa alimentazione unite alle penose condizioni igieniche si formarono
delle malattie infettive come il vaiolo, il tifo e la tubercolosi. Inoltre alla fine
del XVI tornò l’epidemia di peste nel 1630-1631 morirono il 40% della popolazione del nord e
con quella del 1656-1657 l’epidemia raggiunse il Meridione con il 25% dei morti
con una punta a Napoli del 50%. Purtroppo questo peggiorò la crescita demografica e non
ricrebbe se non per pochi. In molte parti europee l’agricoltura era praticata con mozzi molto arretrati
perciò erano molto caratterizzati anche dall’influenza dei fenomeni naturali.
La situazione si aggravò molto portando un lungo periodo di
peggioramento climatico.La crisi del seicento fu anche aggravata da un continuo
conflitto armato che anche con La Guerra dei
Trent’anni (1618-1619) che causò molti morti.
La causa dell’ invocazione della la guerra dei trent’anni fu il contrasto
religioso tra Cattolici e protestanti. Il conflitto iniziò quando Ferdinando II
D’Asburgo voleva imporre il
cattolicesimo nel suo regno nel quale però era diffuso il protestantesimo, così
oltre al popolo anche i principi tedeschi, i sovrani della Danimarca e della Svezia, la
Francia andarono contro Ferdinando. Ci furono una serie si conflitti che
finirono nel 1648 con la Pace di Vestfalia, che diceva che Ferdinando doveva ritirare i provvedimenti
per far diventare il popolo cattolico e dichiarare l’indipendenza dell’Olanda.
Oltre alle conseguenze Politiche, la guerra dei trent’anni, ci furono violente devastazioni per la
presenza di eserciti che saccheggiavano le campagne e devastavano le città e
diffondevano le malattie. Le difficoltà in campo agricolo influenzarono la
produzione manifatturiera e i commerci, aumentarono i prezzi e solo i ricchi potevano comprare i
manufatti questo creò una grande crisi
che fu particolarmente evidente in Italia tagliata
fuori dai commerci internazionali.
Nella grande crisi vi furono delle eccezioni Olanda che aumentò la produzione
manifatturiera, per la crisi delle Fiandre: i fiamminghi per sfuggire alle
persecuzioni religiose si erano rifugiati in Olanda. I mercanti olandesi di
sostituirono a quelli tedeschi e a quelli portoghesi e si impadronirono di
quelli di Venezia. I mercanti olandesi costituirono la compagnia delle Indie
orientali che aveva il monopolio dei
traffici con l’Oriente e stabilirono un dominio coloniale sull’Indonesia. Nel
seicento emerse un’altra grande potenza, l’Inghilterra,che crebbe
economicamente grazie ai commerci, soprattutto per i traffici delle colonie
dell’ America settentrionale. Rilevante fu anche la crescita della produzione
manifatturiera soprattutto laniera per lo sviluppo della
quale creano anche grandi aziende con
operai salariati. Ci fu anche un progresso agricolo perché i borghesi che
avevano acquistato le terre erano disposti ad investire elevate somme di
denaro.
Lorenzo 2B