Egli
pensava piuttosto a un allargamento del Regno sabaudo verso il resto
dell’Italia settentrionale, che apparteneva all’Austria. A questa scelta lo
spingevano pure gli interessi economici piemontesi, legati soprattutto alla Lombardia.
L’unione dell’intera penisola, invece, avrebbe posto numerose difficoltà, ma
soprattutto avrebbe provocato la reazione di Napoleone III, che difendeva
strenuamente lo Stato Pontificio. Al contrario la politica di Cavour fu tutta
indirizzata a cercare l’appoggio della Francia per contrastare l’Austria.
L’occasione favorevole per attuare questo
progetto sembrò presentarsi con
Nell’estate del
1858 Cavour nel convegno di Plombières, strinse con Napoleone III un patto di
alleanza contro l’Austria. In caso di vittoria si sarebbe costituito, sotto i
Savoia, un regno dell’Alta Italia, comprendente il Lombardo-Veneto e l’Emilia.
Nel resto d’Italia si sarebbero formati due regni affidati a principi francesi;
da questi cambiamenti sarebbe però stato escluso il Lazio, che rimaneva al
pontefice. Infine il Piemonte avrebbe ceduto alla Francia, come ricompensa,
Nizza e
Fonti testo: C. E. Rol, Il libro di Storia 3A, Il Capitello, Torino 2008.
G. Solfaroli Camillocci, Io
nella storia 2, SEI, Torino 2010.
Fonte immagine: C. E. Rol, Il libro di Storia 3A, Il Capitello, Torino 2008.