I nostri protagonisti così, festeggiano
allegramente tutti insieme. Francesco però è piuttosto pensieroso e tra una
risata e l'altra continua a rammendare con nostalgia la sua casa e i suoi genitori,
non sa però che tra non molto giungerà il momento in cui aprirà la porta di
casa e verrà inebriato dalla lieve fragranza dei dolci natalizi che prepara sempre sua mamma. Varcata
la linea d'entrata, Francesco corre in cucina e vede sul tavolo il suo dolce
preferito: il pandoro farcito di sua madre. Subito si affretta a tagliarne una
fetta con il grosso coltello che era vicino al vassoio e in quattro e
quattr'otto la divora con gusto.
- Mhmmm, che buono! Sì, sì, è proprio quello della
mamma! - dice con la bocca piena il ragazzo.
Finita la fetta di pandoro, Francesco corre in sala gridando i nomi dei
genitori senza avere alcuna risposta. Vedendo che non c'è nessuno, il ragazzo
si preoccupa molto e corre a vedere se i suoi sono di sopra ma anche qui non
c'è alcuna traccia di loro. L'agitazione nel cuore di Francesco comincia allora
a salire, specie quando vede i vestiti del padre e della sorella Marta gettati
disordinatamente per le scale e in soggiorno. Proprio in quel momento si sente
una macchina che si ferma davanti alla casa e Francesco allora, corre subito in
camera sua per cercare di vedere qualcosa, ma quando arriva riesce solo a
vedere la portiera dell' automobile che si chiude, ma non riesce a distinguere
la sagoma della persona che è scesa. In quell'istante sente qualcuno entrare in
casa e il rumore di molti passi. Il ragazzo allora, scende le scale con il
cuore in gola e stando in guardia, ma quando arriva al piano inferiore trova di
fronte a se un'inaspettata sorpresa. Davanti a lui ci sono sua madre, suo
padre e sua sorella e proprio quest'ultima gli corre incontro e lo abbraccia
dicendogli che gli vuole bene.
- Mamma! Papà! Marta! Finalmente! Non potete sapere quanto mi siete mancati! -
dice Francesco correndo incontro ai genitori.
- Tesoro, ma dove sei stato tutto questo tempo?
- Io, Sara e Giovanni ci siamo persi nel bosco e non trovavamo più la strada di
casa. Così, dopo aver girovagato un sacco nel castagneto abbiamo trovato un
piccolo villaggio nel quale ci hanno accolto e nel quale abbiamo trascorso un
po' di tempo.
- Ma perché hai quella faccia spaventata?
- Quando ho visto che non eravate in casa e che i vestiti erano sparpagliati ho
pensato che vi fosse successo qualcosa di brutto!
- Ah, ah, ah! Hai proprio un a bella fantasia figliolo! Ma dicci piuttosto,
come hai fatto a ritrovare la casa? chiede il padre del ragazzo.