I Pontremolesi tra i Mille 

 

 

 

 

La partecipazione dei volontari pontremolesi alla causa dell’Indipendenza italiana e il sacrificio che hanno saputo offrire sui diversi campi di battaglia sono argomenti da rimarcare, per una storia non solo locale, ma di interesse nazionale. Nell’arco di venti anni, dal 1848-49 al 1870, Pontremoli ha contribuito alla causa italiana, con poco meno di duecento uomini, i quali con dedizione e pari lealtà hanno lasciato un segno. I garibaldini pontremolesi sono in azione già nel 1849 per la difesa della Repubblica Romana e il loro numero, per questa nuova e spontanea adunata, era già notevole. I volontari aumenteranno nel 1859, quando essi daranno il loro contributo tra i Cacciatori delle Alpi.

Con i Mille, dallo scoglio di Quarto, la sera del 5 maggio1860 non partirono dei pontremolesi né altri volontari dell’Alta Lunigiana: nella Pontremoli del tempo non si registravano con tempestività le situazioni nuove degli Stati confinanti, soprattutto di ciò che accadeva a Genova e in tutto il territorio ligure-piemontese. Appare probabile che l’assenza dei pontremolesi tra i Mille si debba attribuire a tale motivo più che alla mancanza di un personaggio trascinatore.

La seconda spedizione per la Sicilia seguiva a poco più di un mese la prima ed era stata affidata a Giacomo Medici del Vascello: salpò da Cornigliano il 9 e 10 giugno e arrivò il giorno 17 a Castellammare del Golfo con 2.500 volontari. Già in questa seconda spedizione erano entrati otto pontremolesi: Bertucci Carlo, Giuli Romano, Guidi Eligio, Montani Pellegrino, Palmieri Antonio, Ravani Francesco, Trivelloni Domenico e Savani Silvestro, i quali furono raggiunti da un numeroso nucleo di concittadini partiti con la spedizione Cosenz il 6 luglio. Complessivamente una quarantina di volontari appartenenti a tutti i livelli sociali della Pontremoli di quel tempo erano rappresentati a dimostrazione di quanto fosse sentito il richiamo di Garibaldi e l’ideale dell’Unità italiana. Tra i Garibaldini erano quindi presenti anche dei Pontremolesi.

 

Fonte: N. Michelotti, Almanacco pontremolese 2011, Artigianelli Pontremoli, 2011

 

 

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