Sul campanile della chiesa di
Santa Maria Assunta, nel sobborgo di Mignegno, è fissata una lapide data 1495 a
ricordo dell’ incendio di Pontremoli
Appiccato
dalle truppe svizzere di Carlo ottavo. Sempre
nella stessa località si trova l’oratorio dedicato a San Terenziano.
La chiesa di San Giorgio. Dall’ antico edificio,del quale si
hanno notizie certe a partire dal 1078 ,si conserva oggi solo la zona absidale.
Poco più a sud sullo stesso lato della strada per la Cisa, si incontra il complesso del vecchio ospedale del quale fa parte la chiesa del Carmine. L’edificio, sorto su una chiesa preesistente denominata Madonna della Fonte per la presenza di una vicina sorgente, venne consacrato nel 1611. Nel 1784 il convento venne soppresso e destinato ad ospedale , divenendo attivo nel 1817 .
Superando porta Parma ed entrando addentrandosi in Pontremoli lungo via Garibaldi, si incontra sul lato destro la chiesa di San Nicolò. L’edificio di prima formazione consisteva in una cappella dedicata a sant’Alessandro. La chiesa è stata probabilmente la prima parrocchia di Pontremoli; a partire dal quindicesimo secolo compare il nome di San Nicolò da Bari. L’edificio originario aveva l’abside orientata ad est , mentre la ricostruzione tardo medievale pose l’abside ad ovest per adeguarne la disposizione all’espansione dell’abitato anche sulla riva destra del fiume Magra ; il mutamento è testimoniato da resti di mura absidali ritrovate sotto la pavimentazione della strada antistante dell’ingresso. Nella chiesa si venera il Cristo Nero che è un crocifisso di legno che risale al quindicesimo secolo , che si trova sull’ altare maggiore;, la tradizione racconta, che sarebbe stato dimenticato da un pellegrino di passaggio. Vi è anche conservata una tela di Giuseppe Bottani , il transito di San Francesco Saverio.
Andando lungo via Garibaldi,, girando a sinistra c’ è la chiesa di San Geminiano .
Costruita per volontà degli Adalberti , gli stessi che vollero il castello del Piagnaro , deve il suo titolo agli auspici della contessa Matilde di Canossa , della cattedrale di Modena , dove il corpo di San Geminiano venne portato nel 1106.L ‘ attuale chiesa conserva un tondo in pietra che rappresenta un Evangelista benedicente .
Riprendendo via Garibaldi si giunge in Piazza del Duomo , dove si trova la cattedrale di Santa Maria del Popolo .
La costruzione della chiesa è dovuto al voto della popolazione di Pontremoli nel 1622 . I lavori iniziarono nel 1636 da un progettista cremonese Alessandro Capra.
L ‘ abside ed il, presbiterio furono decorati nel 1760 dal disegno di Pietro Portogalli .
Di Francesco Natali , ci restano opere affrescate come : la Gloria di Santa Rosa da Lima e la Gloria di San Geminiano , che è il protettore della città,; la chiesa nel 1787 la chiesa divenne la cattedrale della diocesi di Pontremoli. L’unica opera a tema storico presente è il Giuramento del Consiglio Comunale di Pontremoli durante la peste .
Lasciando la cattedrale arriviamo in piazza della Repubblica , andando avanti per via Armani, girando a destra per via Pietro Bologna , si arriva in piazza San Francesco , dove si trova la chiesa di san Francesco.
Secondo la tradizione la chiesa sarebbe stata fondata nel 1219 , del passaggio di San Francesco d’ Assisi , però l’edificio risale al 1321 in occasione del giuramento dei Ghibellini pontremolesi.
La parte più antica è il campanile romanico superstite alla riedificazione e ampliamento dell’intero complesso ; di quest’ultimo periodo fanno parte la realizzazione del pronao di Giovan Battista Natali . La chiesa è a croce latina con tre navate a presbiterio sopraelevato ; il convento di San Francesco venne soppresso nel 1784 divenendo sede vescovile . Sul terzo altare di destra si trova il notevole bassorilievo marmoreo , risalente al quindicesimo secolo ed attribuito ad Agostino di Duccio , rappresentate la Madonna e il Bambino .
A sud di Pontremoli si innalza invece la chiesa della S.S. Annunziata.
Anna e Sara.
Tratto da: Polis, Pontremoli, Ferrari Editrice.